Davanti alla tua luce ho portato i miei figli arrabbiati
empii e superbi
e chi ancora avaro d'amore rinsecca
e chi nel fango ghiacciato dalla colpa contorto
e chi rimastica in bocca la bile
fra denti scheggiati.
Od impazienza si tormenta le dita spezzate
e chi sbuffa e quindi predica
quanto dai simili duramente imparato.
Tutti loro chiassosi, cani impazziti in muta violenta.
La compagnia delle mie nere passioni
m'assedia nella terra senz'ombra
dove l'anima mia s'è perduta.